Estradata negli Stati Uniti la donna fuggita in Montenegro con oltre 20 milioni destinati ai soccorsi per la pandemia

Una donna californiana che ha abbandonato due figlie adolescenti e il marito ed è fuggita in un piccolo paese del Mediterraneo dopo essere stata condannata per aver contribuito a rubare 20 milioni di dollari in fondi di soccorso per la pandemia è stata estradata negli Stati Uniti.
I funzionari federali hanno dichiarato di aver preso in custodia Tamara Dadyan, 43 anni, che stava affrontando una condanna a 10 anni di carcere quando è fuggita in Montenegro all’inizio dello scorso anno.
Si è dichiarata colpevole nel giugno 2021 di aver cospirato con suo marito, suo cognato, sua moglie e altri per derubare i contribuenti iscrivendosi all’assistenza in caso di pandemia sotto dozzine di identità false o rubate.
Le autorità hanno affermato che l’anello di frode di otto persone ha utilizzato i proventi per acquistare tre case in California, monete e gioielli d’oro, criptovaluta e una motocicletta Harley-Davidson.
Il marito di Dadyan sta attualmente scontando una pena detentiva federale di 17 anni in seguito alla sua condanna. Dadyan avrebbe dovuto costituirsi per iniziare la sua condanna all’inizio dello scorso anno, ma invece è fuggita in Montenegro, hanno detto le autorità, unendosi ai coimputati Richard Ayvazyan, 43 anni, e sua moglie Marietta Terabelian, 37 anni, che era stata condannata in contumacia.
Il Los Angeles Times ha riferito che Ayvazyan e Terabelian avevano disattivato i loro localizzatori GPS, erano volati in Montenegro su un jet privato utilizzando passaporti messicani falsi e avevano creato nuove vite sotto false identità in una villa sul mare affacciata sulla baia di Kotor sul mare Adriatico.
Le autorità montenegrine hanno arrestato tutti e tre nel febbraio dello scorso anno. Ayvazyan e Terabelian sono stati estradati a novembre. Thom Mrozek, portavoce del Dipartimento di giustizia, ha dichiarato che l’estradizione di Dayden ha richiesto più tempo a causa di ritardi procedurali in Montenegro.