La UEFA ha deciso di escludere dalla prossima edizione della Champions League i club russi. Questa come forma di protesta e ripercussione contro la politica di Putin e l’invasione dell’Ucraina.
Da un punto di vista sportivo non dovrebbero esserci sanzioni riguardanti competizioni di alcun genere, ma da un punto di vista umano la decisione agli occhi di molti può sembrare legittima e scontata. Sembra che dopo Wimbledon che ha escluso i tennisti russi e bielorussi ed ora con la Champions, si possa attivare una serie di ripercussioni a carattere sportivo senza precedenti storici.
Questa politica di isolare la Russia e le sue decisioni ricorda molto gli anni dell’Unione Sovietica e per quanto non faccia bene allo sport e lo sport non dovrebbe mai rientrare in faccende politiche é comunque un modo per dimostrare il disappunto generale.
La UEFA esclude i club russi dalla prossima Champions League

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