Questa é una di quelle notizie che lasciano qualche dubbio. Prima l’acquisizione di Twitter da parte di Musk che ha generato non pochi commenti positivi e negativi. Poi l’idea dello stesso Musk di voler rivoluzionare il social network, idea che ben presto, al primo giorno di lavoro si é dimostrata un’operazione aziendale ben precisa con il licenziamento in tronco dei dirigenti di alto livello. Poi la notizia, in molti definita come una bufala, di voler rientrare dei costi anche addebitando un importo mensile a tutti coloro che hanno la famosa spunta blu. Esatto, quella spunta per cui per molti anni tutti si sono identificati, a cui milioni aspirano ogni giorno. Proprio quella spunta ora avrà un valore economico, ovvero si dovrà pagare. Lo stesso Musk lo ha ammesso oggi e ha confermato che 8 dollari al mese sono la cifra a cui si farebbe riferimento.
La bellezza di Twitter é sempre stata quella di poter offrire ai propri utenti quella libertà di parola e di informazione che ha sempre contraddistinto il social. Oggi, pensare a definire economicamente con un prezzo preciso, di poter identificare questa libertà come da fonte attendibile perché pagante lascia alquanto perplessi. Per quanto certamente la verifica non si baserà solo sul pagamento di un canone mensile, ma sempre su di un processo di controllo dell’utente e della sua impronta in termini di visibilità.
Musk conferma 8 dollari al mese per gli account verificati di Twitter

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