Il Manchester City è stato accusato dalla Premier League di diverse presunte violazioni delle regole finanziarie.
Le accuse si riferiscono a informazioni finanziarie relative a entrate, dettagli sulla remunerazione di allenatori e giocatori, regolamenti UEFA, redditività e sostenibilità e cooperazione con le indagini della Premier League.
La Premier League ha aperto le indagini nel marzo 2019 e ha deferito i presunti reati a una commissione indipendente.
Le presunte violazioni coprono un periodo dalla stagione 2009-10 alla stagione 2017-18.
Il City, campione in carica della Premier League, avrebbe violato le regole del campionato che richiedono la fornitura “in massima buona fede” di “informazioni finanziarie accurate che forniscano una visione veritiera e corretta della posizione finanziaria del club”.
La lega afferma che le accurate informazioni finanziarie richieste riguardano “le entrate (comprese le entrate di sponsorizzazione), le sue parti correlate e i suoi costi operativi”.
La seconda serie di violazioni elencate si riferisce alla presunta violazione delle regole “che richiedono a un club membro di includere tutti i dettagli della remunerazione dell’allenatore nei relativi contratti con il proprio allenatore” relative alle stagioni dal 2009-10 al 2012-13 compreso.
L’allenatore del club tra dicembre 2009 e maggio 2013 è stato l’attuale allenatore dell’Italia Roberto Mancini.
La seconda serie di presunte violazioni si riferisce anche ai requisiti per un club di includere tutti i dettagli della remunerazione dei giocatori all’interno dei relativi contratti, per le stagioni dal 2010-11 al 2015-16 compreso.
La terza sezione riguarda le presunte violazioni delle regole della Premier League che impongono ai club di rispettare le regole del fair play finanziario UEFA, tra il 2013-14 e il 2017-18.
Violazione delle regole finanziarie, il Manchester City nei guai

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