Messi fuori dalla Champions

Non é finita un’epoca, ma di certo molte cose stanno per cambiare nel panorama calcistico internazionale.
Ronaldo e Messi fuori dalla Champions League sembra quasi un passaggio di consegne. Una metamorfosi inevitabile di cui il calcio di serve quando passano gli anni era arriva il momento di dover cambiare, per forza di cose.
Gli anni passano, nessuno mai discuterà le qualità individuali di Messi e quelle sportive di Ronaldo, ma quel momento sembra arrivato. Il passaggio di consegne ha bussato alla porta e i due fenomeni del calcio mondiale non sembrano più poter incidere così tanto da spostare gli equilibri di un’intera squadra e di un intero campionato.
L’Italia calcistica é ormai paragonabile ad un’anticamera del campionato cinese o della MLS americana. Addirittura Ibrahimovic ha fatto il passaggio contrario, impensabile sino a pochi anni fa, cioè da un campionato di secondo piano é tornato in uno di primo livello.
Non fraintendiamo, é bello aver visto giocare Ronaldo in Italia a fine carriera, altrettanto bello aver rivisto Ibra e domani pagheremmo 1 euro in più di abbonamento se arrivasse Messi per 1 anno o 2. Ma la realtà é ben distante dai sogni. Bisogna chiedersi quanto il calcio italiano abbia bisogno di tutto questo. Vista la crisi, visto il rischio implosione, non sarebbe meglio resettare tutto puntando tutto quanto sui talenti nostrani, che non sono proprio pochi.
Altrimenti il calcio diventa uno spettacolo come quello della MLS che funge da vetrina per lanciare il calcio in America, nonostante mai diventerà come il Football americano.
L’Italia ha sempre insegnato calcio al resto del mondo, non ha bisogno di queste vetrine. Esaltiamo i nostri campioni piuttosto che realizzare vetrine di campioni a fine carriera. Diamo spazio alle nostre idee di calcio piuttosto che adeguarci a giocatori che impostano un loro modo di giocare perché altrimenti non possono esprimersi. Prendiamo esempio dal momento storico, se serve cambiare facciamolo adesso e subito.