Lo scenario internazionale é cambiato e soprattutto sono stati modificati gli equilibri che prima della guerra in Ucraina si pensava di poter avere. Ecco perché é cominciata la sfida a trovare nuove adesioni, su di un fronte e sull’altro.
Il partito al governo in Svezia ha iniziato a discutere se il paese debba aderire alla Nato e la vicina Finlandia prevede di prendere una decisione entro poche settimane, poiché Mosca ha avvertito che l’adesione delle nazioni nordiche “non porterebbe stabilità” all’Europa.
Entrambi i paesi sono ufficialmente non allineati militarmente, ma il sostegno pubblico all’adesione alla Nato è quasi raddoppiato dall’invasione russa dell’Ucraina, a circa il 50% in Svezia e al 60% in Finlandia, suggeriscono diversi sondaggi d’opinione.
I socialdemocratici di centrosinistra svedesi, guidati dal primo ministro Magdalena Andersson, hanno affermato che la loro “revisione della sicurezza” non riguardava semplicemente l’adesione all’alleanza delle 30 nazioni, aggiungendo che il partito potrebbe decidere di candidarsi anche senza il sostegno dei membri.
Svezia e Finlandia valutano l’ingresso nella NATO

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