Quasi nessuno é stato ancora vaccinato ad Haiti

Con l’aumento dei casi di Covid ad Haiti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sollecitato la vaccinazione dei medici, ma per il dottor Eugene Maklin, che ha costruito un ospedale da zero a Cap-Haitien, l’unica opzione è trovare un modo per raggiungere gli Stati Uniti dove i vaccini sono abbondanti.
A più di un anno dall’inizio della pandemia, il paese più povero dell’emisfero occidentale, non ha ancora iniziato a vaccinare i suoi operatori sanitari, tanto meno la sua popolazione e ben quattro quinti degli operatori ospedalieri potrebbero rifiutare i vaccini anche se fossero disponibili.
L’amministrazione Biden ha annunciato che gli Stati Uniti acquisteranno 500 milioni di dosi di vaccino Pfizer per i paesi in via di sviluppo, inclusa Haiti, ma non è chiaro quando arriveranno tali donazioni. Ottanta milioni di dosi dalle scorte statunitensi dovrebbero essere spedite presto in Brasile, ma finora nessuna dose é prevista per Haiti.
L’assurdità é che mentre ad Haiti mancano le dosi, a poche ore di distanza, a Miami ci sono situazioni di dosi che scadono per la mancanza di richiesta.
Circa 130.000 dosi del vaccino Astra Zeneca avrebbero dovuto arrivare ad Haiti il ​​14 giugno, ma a causa dei ritardi nella produzione in India, secondo l’Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO) sono state ritardate a tempo indeterminato.
Questo é un punto cruciale, non possiamo chiudere gli occhi e fare finta di niente. Se vogliamo uscire dalla pandemia e sperare di farlo entro il 2023 dobbiamo forzare le consegne di vaccini ai paesi più poveri. Se non pensiamo a loro, ci saranno sempre situazioni a rischio con l’incubo di nuove varianti ogni mese e questo potremmo portarcelo dietro per altri 3 anni. Sappiamo che sarà impossibile uscire dalla pandemia entro il 2021, lo abbiamo capito, ma dobbiamo fare in modo di uscirne entro il 2022 in tutto il mondo, paesi poveri compresi, o continueremo a dover convivere con la pandemia per molto tempo ancora.