Flashdance a teatro ci restituisce i sogni del 1983

Testo e Foto: Joey Shaw Esiste una linea sottile che divide la bravura dal talento… e per quanto sottile, é una linea che può fare tutta la differenza del mondo.  Quando gli attori sono bravi e sanno fare bene il proprio mestiere, a teatro incontrano il riconoscimento del pubblico attraverso l’applauso. Ma quando la bravura …

Testo e Foto: Joey Shaw

Esiste una linea sottile che divide la bravura dal talento… e per quanto sottile, é una linea che può fare tutta la differenza del mondo. 

Flashdance by Joey Shaw

Quando gli attori sono bravi e sanno fare bene il proprio mestiere, a teatro incontrano il riconoscimento del pubblico attraverso l’applauso. Ma quando la bravura oltrepassa quella linea di demarcazione sottilissima di cui parlavo, allora si entra nell’emisfero del talento, imprevedibile ed incontrollabile che trasforma gli attori stessi in veri e propri artisti di scena e questo spinge l’applauso sino alla standing ovation, perché il pubblico alla fine ha ricevuto il messaggio, forte e chiaro.

Flashdance by Joey Shaw

La storia la conosciamo tutti o quasi tutti. Flashdance, è un film del 1983 diretto da Adrian Lyne ed é la storia di una ragazza diciottenne appassionata di danza, Alex Owens, interpretata da una straordinaria Jennifer Beals, che lavora di giorno come saldatrice in fabbrica e di sera presso un locale notturno come ballerina. Alex ha un sogno nel cassetto ed è quello di riuscire ad entrare all’Accademia di Danza di Pittsburgh, per diventare una ballerina di professione.

 
Possiamo aver visto o meno il film, ma su quelle musiche almeno una volta nella vita avremo sicuramente ballato. Chi ha vissuto in quegli anni negli Stati Uniti, racconta che proprio la musica, la colonna sonora, aveva sostenuto il film, inizialmente stroncato dalla critica. La musica, aveva esportato in tutto il mondo i videoclip in cui Jennifer Beals ballava. Erano i primi anni di MTV che proprio con i videoclip aveva lanciato un nuovo modo di ascoltare la musica… attraverso le immagini.

La rappresentazione teatrale dal canto suo gioca ad evidenziare passaggi rimasti quasi in secondo piano nel film, ma che sul palco diventano cardini attorno ai quali la storia si svolge in maniera naturale.

Flashdance by Joey Shaw

Una su tutte, la figura di Hanna messa in scena da una straordinaria Rosalba Bongiovanni. La sua interpretazione immerge la sala in un silenzio quasi surreale. Ci ha rivelato durante l’intervista che questo é il suo primo musical. Una nuova sfida, che oserei dire stravinta. Ma quello che trasmette Rosalba é la sua passione per la recitazione, che coinvolge il pubblico ma soprattutto prende per mano gli attori più giovani e li guida passo dopo passo verso una credibilità non scontata a teatro.

Flashdance by Joey Shaw

Nel frattempo anche C.C., uno dei personaggi più nascosti del film diventa il secondo cardine della storia. Un imprenditore senza scrupoli che ruba letteralmente la scena, interpretato in maniera magistrale da Claudio Zanelli. Non era facile, un personaggio praticamente sconosciuto sul grande schermo che viene re-interpretato a tal punto da diventare un passaggio fondamentale a teatro. 

Il protagonista maschile che copre la parte di Nick, si chiama Mattia Baldacci. Anche Mattia ha totalmente re-interpretato il personaggio del film. Nel musical balla, canta e raggiunge livelli di recitazione altissimi dando prova, ma soprattutto dimostrazione, di un talento enorme. Il Nick teatrale quando recita sembra nel suo ambiente naturale e questo rende la sua recitazione vera ma soprattutto “vissuta” e anche questo il pubblico lo percepisce bene.

Flashdance by Joey Shaw

Tutto questo per arrivare ad Alex, interpretata da Vittoria Sardo che distrugge le aspettative sin dall’inizio. Perché lei non solo le raggiunge quelle aspettative, ma ci va ben oltre. Le trasforma in polvere di stelle con la presuntuosa consapevolezza di poter dare persino di più di quello che il pubblico si potrebbe aspettare… e alla fine ci riesce. Avete presente il film? Dove Jennifer Beals si caricava sulle spalle l’intera sceneggiatura? A teatro Vittoria fa la stessa cosa, detta il ritmo dell’intera storia, cantando, recitando e soprattutto ballando in maniera eccelsa.

Flashdance by Joey Shaw

La pressione fisica e mentale a cui é sottoposta per questo spettacolo e per tutta questa serie di repliche é surreale e diciamoci la verità, ben pochi sarebbero stati in grado di sostenere tutto questo. Il modo con cui tiene alto il livello dalla prima all’ultima scena indica una predisposizione al duro lavoro che vorremmo vedere più frequentemente su di un palco. A conoscerla anche durante l’intervista ne esce la figura di una ragazza semplice, con una caparbietà ed una determinazione fuori dal comune. Vi suggerisco di andarla a vedere con i vostri occhi perché Vittoria é talento allo stato puro. Talento alimentato da una passione sconfinata per il proprio mestiere.

Flashdance by Joey Shaw

Dico sempre che l’errore più grande che si potrebbe fare in queste circostanze sarebbe di mettersi a fare paragoni, tra il film e la rappresentazione teatrale. Le storie possono anche seguire una sceneggiatura molto simile, ma lo sviluppo é totalmente diverso e di questo bisogna darne atto alla produzione. Ecco perché Flashdance a teatro é bello vederlo se si é visto il film e magari se si sono vissuti gli anni ’80, ma é bello anche e soprattutto per i più giovani che non hanno mai visto il film e non hanno idea di come si sviluppa la storia.

Flashdance by Joey Shaw

 Da mettere in conto i passaggi dedicati a Michael Jackson e Freddy Mercury che proiettano lo spettatore ancora di più nel 1983. 

Flashdance by Joey Shaw

Ma soprattutto, permettetemi di mettere in evidenza un nome, quello di Davide Fabbri, che nelle fasi di ballo diventa “piacevolmente irriverente” per quanto stilisticamente impeccabile. 

Flashdance by Joey Shaw

Una nota di merito a sostegno del personaggio di Alex in scena, va rivolta a Kiki (Giulia Sol), Gloria (Rebecca Ingrassia) e Tess (Camilla Tappi). 

Flashdance by Joey Shaw

Giancarlo Teodori rende Harry uno dei personaggi più apprezzati dal pubblico, mentre Raffaele Ficiur nel ruolo di Jimmy e Annamaria Schiattarella ad interpretare Louise e Mrs Wilde confermano il livello di tutto il cast, decisamente alto.    

Tra i performer dell’ensemble si passa dal disarmante talento di Eleonora Buccarini, per arrivare a Dario Napolitano, Elena Barani, Valerio Angeli, Carlotta Pastore, Antonio Cardelli, Piera Ciferri, Davide Fabbri, Sofia Menegalli, Francesco Lizzi e Arianna Viviani tutti ben inseriti nel contesto in ogni uscita.

Riccardo Sgaramella ha curato invece gli abiti e solo chi ha vissuto negli anni ’80 sa bene quanto il suo lavoro meriti una lode speciale. Poteva correre il rischio di esagerare, a tutti verrebbe la tentazione di farlo. Non lo ha fatto, ha saputo tornare indietro nel tempo per riportare sul palco qualcosa che non ci permette solo di vedere gli abiti di quel tempo, ma permette di sentirseli addosso e questo significa che il lavoro é andato oltre ogni aspettativa. 

Con la regia di Mauro Simone, le scenografie di Lele Moreschi, una nota speciale per il direttore musicale, il Maestro Andrea Calandrini, protagonista di una delle interviste che saranno inserite nella serie MESTIERI.

Se siete a Milano vi suggerisco di non perdere l’occasione di assistere a questo spettacolo. Se invece non siete a Milano, cercate di andarci al Teatro Nazionale a vedere Flashdance, avete tempo sino al 17 Gennaio 2026. Vi garantisco che ne resterete più che soddisfatti. Uscirete da teatro che avrete ancora voglia di ballare e cantare i pezzi appena ascoltati. La sera che sono uscito dal backstage e mi sono avviato a riprendere la mia auto, passando di fronte all’ingresso principale ho visto gente che ballava per strada, nel parcheggio, al passaggio pedonale. Si chiama voglia di vivere. Si chiama felicità. Si chiama vita. Si chiama effetto “entertainment” e questo accade, come dicevo all’inizio, quando oltre alla bravura si assiste al talento.

Flashdance by Joey Shaw

Flashdance, Teatro Nazionale, Milano 

Biglietti

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